La Maternità non ha genere: storie che mettono in discussione il simbolico materno

La campagna pubblicitaria di Vicks, produttrice di farmaci per raffreddore e tosse, per il mercato indiano ha già totalizzato più di 9 milioni di visualizzazioni su YouTube e ha rilanciato la discussione dei diritti delle persone transgender sui social media indiani. Lo spot, della durata di tre minuti circa, non promuove alcun prodotto, bensì presenta una storia di vita reale.
Una ragazzina sui dieci anni guarda fuori dal finestrino di un autobus e racconta che sua madre vuole che vada a scuola per diventare medico. In seguito la ragazzina, Gayatri, racconta come “mamma” sia stata cacciata di casa quando aveva diciotto anni e di come l’abbia presa con se e cresciuta come sua dopo che la sua mamma biologica, una sexworker, non è più tornata dall’ospedale.
Spot Vicks: la maternità non ha genere
Lo spot non fa menzione del fatto che Gauri Sawat è nata in un corpo maschile e che ha raggiunto il suo genere d’elezione prima dei venti anni.
È alla fine che la bambina, “adottata” da Gauri dall’età di sei anni, ci fa capire di provare quello che tutti i figli provano nei confronti di un genitore, ovvero amore e senso di protezione, dicendo:
“La nostra legge riconosce gli stessi diritti fondamentali a tutti i cittadini indiani. E allora perché a mia madre sono negati? È per questo che non diventerò un medico ma una avvocata. Per mia mamma”.

 

Gayatri vuole che a sua madre vengano riconosciuti i diritti fondamentali, ma sta anche combattendo per se stessa. Vuole il diritto di definire la propria famiglia e il proprio concetto di maternità.

Lo Stato indiano riconosce le soggettività transgender sotto il nome di Terzo sesso. Questo permette alle persone transgender di accedere a molti diritti e tutele ma, quando si arriva alla questione dell’adozione, la legge diventa poco chiara.
Mentre è esplicitamente affermato che le coppie dello stesso sesso non possono adottare bambini, non è altrettanto chiara la posizione delle persone transgender. Questo spot ha posto la questione all’opinione pubblica indiana.
In una mail, Nitin Darbari, direttore marketing perAsia at Procter & Gamble, afferma che l’obiettivo dello spot era quello di iniziare un confronto e celebrare il cambiamento della definizione di famiglia.

La maternità non ha genere
è il commento che è stato più volte ripetuto sui social media.

Articolo di Ethan Bonali